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LUCE E
COLORE AMETISTA
a cura di Marifulvia Matteazzi Alberti
Cala la sera dietro l’orizzonte e la luce a
poco a poco scende sul mare: un rosa ametista soffuso e impalpabile
impreziosisce l’alone attorno all’isola, addolcendo il tremolio delle fronde,
che infittisce il verde dell’alloro.
Ora
il cielo si accende e trascolora, si anima di tinte intense, odorose di scura
selva che lamenta l’attardarsi del brillare della prima stella, a pungere un
tramonto pregno di luce.
Così
serena, poetica, percorsa da un non so che di musicale è la pittura di Maria
Berica Buzzaccarini, che nel suo studio immerso nel verde del parco dipinge con
i colori del cielo e del mare paesaggi colti con infinito stupore per la
natura, ogni volta rivisitata, quadro dopo quadro daccapo, come se fosse la prima volta.
L’Artista con rara dolcezza accompagna verso labili
tracce, bianche striature per inoltrare lo sguardo nello spessore dell’aria,
tra l’addensarsi del viaggio delle nuvole, oltre l’ irrequietezza del vento che
soffia inviolato tra confini di terre, lagune, cascate.
Quello
di Maria Berica Buzzaccarini è un colore
interiorizzato, meditato da tempo: era emerso addietro come breve apparizione,
ora le dilatazioni, gli slanci, i sussulti della mano, i ritorni improvvisi
stendono la dolce scelta cromatica ametista a
coprire appena, permettere alle altre tinte di soggiacere, di restare
sommerse, nascoste dall’esile coltre che sfuma e abbandona.
Le
sue dita leggere guidano con cura il pennello per combinare velature con il respiro lieve delle tonalità dei
lilla, degli azzurri, dei rosa, dei gialli, e la luce scorre chiara sui pendii
dei paesaggi per poi tuffarsi inquieta nei residui, in quel che resta
dell’ombra; quindi riposa un poco per poi riemergere vigorosa ed arrampicarsi
sui fianchi di colline, dirupi, rocce, macchie d’alberi o lungo misteriose
cristallizzazioni d’ametista dove coagula
il lirico pensiero che muove l’emozione
dell’Artista.
Emozione
che addensa ampi spazi su rocce isolate,
piccoli labili sentieri e profonde radure cariche di aromi, aperte su voragini
e crateri: quella di Mariaberica Buzzaccarini non è pittura semplice e quieta,
ma complessa e sfaccettata come lo è il sentimento della natura e l’intensità
che in esso palpita.
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205. Il tempio
sorto dove la tomba fu trovata vuota |
311 Potere
cristallizzante del pensiero |
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312. Grotta
nell’acqua |
215.
La montagna da cui viene l’aiuto |
313.
Cascata di luce |
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315. Volo d’uccelli
nella nebbia |
318. Laghetto con
cascata |
321 Lessini al tramonto |
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254.
Piccola città araba -tramonto |
161
La città di luce |
205.
Il tempio sulla tomba vuota |
255.
Piccola città araba –alba |
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302.
La valle del vento e del ghiaccio |
304.
Pistis Sophia |
309.
La valle della luna |
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301.L’orso
della montagna (Autoritratto) |
320.
Giardino al tramonto |
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24.
La spina |
25.
Eolo; particolare |
37.
Adolescente |
31.
Maternità 2 |
Alcune
piccole sculture in terracotta s'integrano nell'esposizione e vivono nella
varietà della posa del corpo e degli arti nell'espressività del porsi dei
volti, nella massa dei capelli un immediato legame d'intesa, per memoria e
modernità, con l'osservatore…..Maria Lucia Ferraguti
Amare l'ametista e sceglierla per il suo colore porta Mariaberica Buzzaccarini
a trasferire sulle tele in rassegna una costante presenza di luminosità
violette. La pietra possiede un significato di richiamo alla spiritualità più
elevata, riflessa nei paesaggi montani, nel vivace scorrere dell'acqua, nella
verticalità delle rocce dinamicamente sfaccettate, unite nell'armonia del
paesaggio che sale verso l'alto, al cielo. Entra non solo il rapporto con gli
alberi e il sentimento di un'unità con la natura, ma è partecipe il sentire,
attraverso gamme cromatiche nella varietà luminosa dell'ametista, il senso
della purezza dell'ambiente. È il colore, a seguire Jean Guitton,
inteso non come mezzo ma come fine, lo strumento di Buzzaccarini per
raggiungere il legame più profondo con l'esistenza, il suo mistero, la
possibilità dell'elevazione.
Così
il cromatismo soffice di un'alta nube che avvolge la montagna s'affida
all'evento simbolico di una nuova luminosità della cima, e questa dimensione si
protrae, avvincente, al mistero di una figura, fonte abbagliante di luce. Buzzaccarini
ha studiato storia dell'arte e psicologia all'università di Padova, pittura con
Mina Anselmi e Otello De Maria; ha frequentato i corsi di Salisburgo e gli
studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia. S'integrano, nel suo procedere i
corsi di musica e filosofia indiana presso
Dopo
la prima esposizione all'Istituto Italiano di Cultura di Vancouver nel 1984
-1987 di acquerelli e sculture, espone in numerose rassegne. Si ricorda, tra
altre, Via Solferino-Milano (1985), Madonna di Campiglio (BS) 1988, Arsenale di
Verona (2005).
Maria Lucia Ferraguti
PRESENTAZIONE
PER IL SITO ART-U’
Mariaberica
Buzzaccarini vive e lavora a Costabissara (Vi).
Dopo
un corso di studi in storia dell’arte e una laurea in antropologia culturale si
dedica all’approfondimento di culture occidentali e orientali, tra cui musica
indiana e filosofia comparata presso
Fin
dall’infanzia studia pittura con Mina Anselmi e Otello De Maria. Frequenta
l’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Salisburgo. Negli anni ’80 si dedica
allo studio delle velature con Dina Giaretta.
Ha
esposto a Vancouver in Canada, in via Solferino a Milano, a Madonna di
Campiglio, Verona, Bassano.
Il
soggetto dei suoi quadri è sempre la luce intesa in senso fisico e metaforico,
trasmessa e riflessa da un paesaggio trasfigurato. La luce è quanto di più
sottile e impalpabile assimila il microcosmo al macrocosmo, noi all’universo, rivelando quell’elemento comune che rende la
comunicazione possibile e cosciente. Ecco il perché dell’assioma ermetico:
“come in alto così in basso”.
L’arte
è unità della cultura descritta dal confluire di tre forze, che sono i tre
vertici di un antico triangolo: filosofia, arte e scienza.
Di
quale “arte” di quale “scienza” e di quale “filosofia” si tratti è l’enigma che
risponde alla classica domanda della Sfinge:”Uomo, chi sei, da dove vieni e
dove vai?”
Mariaberica
Buzzaccarini
Via
S:Antonio 21, 36030 Costabissara (Vi)
O444-971014 339 4942350